giovedì 21 luglio 2016

4' tappa: Bruma/Sigueiro (24,5 km)


Non ho messo la sveglia, in uno stanzone di 22 persone non serve. Infatti mi sveglio coi rumori degli altri che scendono dal letto e si preparano. 
I dolori ai piedi stanotte mi hanno fatto stare tutto il tempo di fianco così da non appoggiare direttamente i talloni sul materasso. Mi vado a cambiare dentro una delle quattro docce, mi lavo velocemente denti e faccia. Adesso operazione piedi. Disinfetto e tolgo tutti i fili dalle vesciche. Poi ricordo un ospitalero incontrato vicino Pamplona che mi consigliò di usare come talloniera un salvaslip. Sì, proprio un salvaslip, perché protegge dagli sfregamenti ed assorbe il sudore, poi passo alle altre 3 dita.
Ho i piedi impacchettati, pronti per i calzini. Per infilare le scarpe ho visto le stelle! 


Mi sono accorta, rileggendo il blog, di aver fatto degli errori, ripetizioni, insomma, non è scritto benissimo. Non correggo appositamente, di solito scrivo nel momento del riposo, spesso mi si chiudono gli occhi. Quindi lascio tutto così com'è, le imperfezioni in questo caso, fanno parte del vissuto! 

Stamattina mi sveglio con una massima: 



Oggi mi aspettano 24 km di percorso semplice e tendenzialmente piano, nessuna difficoltà apparente. 



Tra l'altro tutti mi hanno consigliato di prenotare un posto letto da qualche parte nella tappa successiva; mando qualche numero di telefono a mio fratello il quale dopo un po' mi conferma che ha avuto difficoltà a cercarmi un posto, ma uno me lo ha trovato. 



Purtroppo il difetto di questo cammino è che è poco servito; ricordo nel francese che mi sceglievo gli ostelli, qui gli ostelli neanche ci sono e bisogna arrangiarsi in strutture anche poco idonee o poco "pellegrine" tipo stanze di appartamenti da condividere. Questo fa perdere il fascino della condivisione e della conoscenza di altre persone. 

Tra l'altro il prossimo fine settimana sarà tutto dedicato ai festeggiamenti proprio di San Giacomo, patrono della città. 



Il quotidiano di oggi, mi ricorda appunto ciò, leggo che si prevede un'affluenza oltre la norma e le strutture ricettive danno il tutto esaurito già da qualche giorno. 



La nebbia a quest'ora ovatta tutto. È fresco e la temperatura è adatta per camminare. Devo addirittura mettere il pile. Mi fermo al bar del paese ed incontro Jorge, ieri sera abbiamo parlato della Divina Commedia e stamattina mi saluta con un: "Buenos dias Beatrice!" Io contraccambio con: "Buongiorno Dante" e scoppia a ridere. Deve fumare davvero tanto perché già di prima mattina ha un forte odore di tabacco addosso. 



Mamma mia che dolore ai piedi. A malapena riesco a metterli dritto uno davanti all'altro, sembro una sciancata! 
Metto lo zaino e via! 
Non mi spaventeranno 24 chilometri!



A quest'ora gli odori della natura mi fanno impazzire! Gli eucalipti sprigionano tutta la loro essenza, i pini pure, nel bosco respiro e percepisco tutte le essenze. 



Davanti a me due ragazzi, gli stessi di ieri. 
Paco y Alejandro. 
Vestita da boy-scout mi sa che dimostro meno anni anche se guardandomi sembro la zia delle "giovani marmotte"! 



Cammino un po' con loro. Sono di Valencia e scoppiano di salute. Mi dicono che oggi se la prendono comoda, e che vorrebbero venire in Italia. Parliamo della Spagna e mi ospitano a Valencia, ma quando gli dico che sono professoressa mi chiedono l'età e sono così carini da non crederci! Mi stanno proprio simpatici! Mi chiedono se sono sola e il perché. In realtà non so rispondergli, mi dicono di stare attenta ed allungano il passo con la promessa di bere una birra stasera. 


Intanto attraverso un secondo piccolissimo paese e oggi mi posso permettere una seconda colazione. 
Mi raggiunge Jorge e mi urla da lontano: "Beatriceeeee"! 



Da queste parti anche gli allevatori sorridono. 



Si percepisce la sensazione di avere vicino Santiago. Ho diviso le tappe in questo modo un po' obbligata dalle poche strutture presenti, un po' per lasciarmi l'ultima tappa, quella di domani, più corta in modo da godermi, con calma l'arrivo. 


Da lontano percepisco che sto arrivando a Sigueiro, negli ultimi chilometri non cammino, vado avanti per inerzia, non ho male alle gambe, ma non vedo l'ora di togliermi le scarpe che sento davvero troppo strette. 


Cerco la via della casa ed arrivo in un grande appartamento, 5 stanze di 4 letti ognuna e quanti bagni? UNO!!! 
Domattina sarà da ridere. 
Capito con una mamma italiana sulla cinquantina con al seguito il figlio ventenne. Nelle altre stanze tutti ragazzi sulla venticinquina. 
Li ammiro molto, sono tutti educati e sorridenti. Io alla loro età tutto pensavo tranne che ad un cammino spirituale, me ne andavo a Mykonos a ballare! 


Google maps mi preannuncia ciò!!!
...e mi sorride questa prospettiva! 

Appena entro in stanza incontro questa sorpresa: Jorge è al mio lato, già dorme e russa a tutto spiano. Non ce la posso fare. 


In cucina intanto i ragazzi di Madrid cucinano...


Mi ricordano un film: "L'appartamento spagnolo". 


Se supero stanotte il resto è tutto in discesa! 






3 commenti:

  1. Ci siamo quasi....Domani sarà meta e le vesciche lasceranno il posto a nuove emozioni...Buen camino por la mañana cariño😙

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  2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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