domenica 17 luglio 2016

Giorno zero

Mi sveglio con le note del Boss ancora nelle gambe (ieri sera grande concerto di Bruce Springsteen al Circo Massimo), non sono affatto in modalità Cammino. Non ho ancora la testa pronta. 
Mi attendono due voli: Fiumicino/Madrid- Madrid/La Coruna. 


Rischio la sorte e lascio le mie racchette telescopiche nello zaino. Passo i controlli della sicurezza di Fiumicino e dopo un'ora di attesa mi aspetta la sorpresa: un upgrade inaspettato e graditissimo, arriverò a Madrid in prima classe. 
Questo viaggio inizia sotto i migliori auspici, penso fra me e me! 
Una pellegrina in prima classe stona un po'! 
Tra l'altro il mio zaino con le racchette passa inosservato ed è riposto sopra di me. Mi auguro che anche col prossimo volo diventi invisibile. 
Sorvolando la costa Smeralda... 



Atterro a Madrid e appena esco dall'aereo una grossa folata di caldo mi avvolge. Lo steward annuncia 36 gradi e si sentono tutti, non è un buon segno tutto questo caldo. 
Faccio in tempo anche a comprarmi qualcosa per mangiare. Ho mezz'ora di tempo e mi avvio alla porta. Mi imbarco e anche qui le mie racchette passano senza nessun problema. 
Fantastico! 

L'aereo è piccolissimo e gli utenti sono molto variegati. 
Lo spirito da avventuriera si sta impossessando piano piano della mia mente. 
È un buon segno. 
Mi sveglio poco prima dell'atterraggio. Amo immaginare i luoghi dall'alto e quasi sempre se posso scelgo mi stare dal lato del finestrino. Dall'alto La Coruna sembra una città residenziale, piena di piscine e campi da tennis. 


Qui per fortuna il caldo è mosso da un'aria piacevole. Vado diretta verso la fermata dell'autobus, unico, che mi porterà alla stazione centrale degli autobus (1,50€). Oggi è domenica e si percepisce dalla calma che mi attornia. Un ragazzo mi avverte di scendere, di corsa vado in biglietteria e faccio appena in tempo per prendere quello delle 16:30 (7,60€), altrimenti quello dopo ci sarebbe stato alle 18. Mi aspettano 50 min di autobus prima dell'arrivo a Ferrol. 



Mi avvio verso l'albergo, lo trovo senza fatica e...stanzetta alquanto squallida, ma mi aspetta ben altro riguardo gli alloggi! 


Esco immediatamente ma faccio fatica ad incontrare persone. Il caldo soffocante mi fa pensare che sono tutti a fare la siesta. 


Potrebbe essere lo scenario del film "Uccelli" di Hitchcock, è inquietante. 
Città fantasma piena di gabbiani. Il caldo rende anche i suoni ovattati. Si sente solo lo stridere dei gabbiani. I pochi personaggi sembrano ambigui e seduti ai pochissimi bar kitsch con lo sguardo basso e una cerveza sul tavolo. 
Le vetrine dei negozi potrebbero essere catapultate ai nostri anni '70, talmente sono antiche. 



Arrivo all'APT e la ragazza mi fa il primo timbro (necessario per la credenziale, richiesta anche quest'anno alla confraternita San Giacomo di Perugia), la guardo emozionata. 
È un simbolo. È un inizio. Un altro inizio!  



Chiedo alcune informazioni e mi segna tutto su una piantina dettagliatissima. Mi dice pure che dovrò fare un lungo pezzo sotto al sole senza nessun riparo. 
Partirò prestissimo domattina! 


Percorro senza grande entusiasmo le vie di questa città fino a cercare il mojón numero 1, mentre cerco le vie, un sussulto! La prima conchiglia...



Ci sono! Manca poco. 
In effetti la partenza è segnalata da un mojón dietro un bar sul porto. Un posto insignificante apparentemente. Mi sparo una clara e gioisco in estrema solitudine in un baretto che per mangiare ha solo un piattino di patatine. 
Sono le 19:30, il sole brucia ancora molto, ed io ho tanta fame. 



Ho avuto forte difficoltà a trovare un posto che mi facesse mangiare alle 20:30, diciamo che per loro a quell'ora si fa merenda. 

Sono circondata da signorotte anziane con rossetto messo male ed orecchini della festa. 


Il porticciolo, in compenso è molto carino! 




4 commenti:

  1. Que emociòn a ver tu primer sello y tu primera concha...voy a leer tu nueva aventura cada dia, amiga..
    Buen camino😙

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  2. Evviva si parte. Tranquilla non peserò nel tuo zaino ne ti sarò visibile ma spero che un pochino ti spingerò in avanti verso il traguardo mentre giorno dopo giorno assaporerò il tuo viaggio attraverso le tue parole e le tur foto. Come sempre farò un grande tifo per te. Vai Licia, buon cammino. Flybibo

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