sabato 23 luglio 2016

Santiago/Oporto (by bus)





Svegliarsi e sapere di non dover camminare, dopo aver fatto centinaia di chilometri a volte risolleva, io in realtà qualche altra tappa l'avrei fatta. 
So che mi aspetta la colazione del San Martin Pinario (un vero lusso anche per un turista!). 

Il pellegrino in mezzo ai turisti si riconosce: la faccia stanca, l'andatura claudicante, le scarpe sporchissime o infradito, le gambe abbronzate ma soprattutto un gran sorriso. Ci si sente simili, un po' più umorali, comprendiamo ciò che altri non hanno vissuto e questo ci fa sentire più vicini. 

Carico lo zaino sulle spalle, lascio le chiavi ed esco. Davanti a me la cattedrale. 
La immortalo, forse per l'ultima volta. 


Dentro ho la certezza che non tornerò a Santiago, almeno nei prossimi anni. 
Sento di aver esaurito quella curiosità che questo posto mi generava. Adesso dovrò trovare qualche altra "sfida" che mi rigeneri come hanno saputo fare questi tre Cammini. 



La stazione degli autobus di Santiago è servitissima. È una città da cui partono migliaia di persone. Io ho il mio bel biglietto internazionale che mi porterà a Oporto. 



Ho scoperto tardi questa forma di viaggiare con lo zaino, di solito è una modalità da ventenne, ma a me piace tantissimo. Mi fa sentire libera di muovermi ovunque, un po' all'avventura. 

Andare via da Santiago mi ha sempre dato un gran senso di tristezza, questa volta meno. 
Il Portogallo è una terra molto verde, almeno in questo periodo dell'anno, verde intenso. 

Arrivo alla stazione dei bus di Oporto e da lì prendo un taxi per arrivare all'ostello prenotato. Stanza da 4, ma è occupato solo un letto da un ragazzo turco molto giovane. Il posto è molto carino e ben curato. 
Chiedo una mappa della città ed esco a fare la turista. 

Siccome non ho avuto il tempo di studiare la città, la mia amica mi manda delle tappe obbligatorie da fare. 
Oporto in  20 ore! 
Mi conosce e sa cosa mi piace. 

Mi limiterò a nominare i luoghi. 


Cafè Majestic 










La tanto acclamata Livraria Lello, 3€ per entrare e oltre alla scala interessante, niente di che. 








Vista dalla torre dos Clérigos, la più alta del Portogallo 






È una città piena di vita, la gente è allegra. I locali sono tutti pieni. Avevo proprio bisogno di questo! 
Sono le 22 e c'è ancora molta luce. 
Poi penso che è davvero un peccato godermi questo spettacolo e non condividerlo con nessuno. 





Ceno lungo il Duero, all'aperto in un ristorante tipico con la musica e tanta fame. 


Mi perdo per le vie ed arrivo alla stazione dei treni, anch'essa meravigliosa! 




Poi vado a dormire, questa volta la giornata è durata almeno un'ora in più, quella del fuso. 

1 commento:

  1. Ogni foto è esaustiva al punto da trasformare quella che potrebbe sembrare una visita virtuale, da parte di chi le ammira, nel tuffo in un altrove così incredibilmente reale ..Se continuerà il tuo racconto, continueremo a viaggiare con te...😙😙😙

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